martedì 11 marzo 2008

I comunisti riiniziano a tirare la giacca a Rutelli

Non è passato che poco più di un mese e mezzo dalla rovinosa caduta del governo Prodi, e già i comunisti della Sinistra Arcobaleno ricominciano con le loro pretese e le loro insistenze, ma stavolta non si tratta del governo italiano, bensì romano, l'assalto comunista al Campidoglio è iniziato .

Si salvi chi può infatti se c'è una cosa di cui non abbiamo affatto bisogno qui a Roma è di comunisti, ne abbiamo avuti fin troppi e i problemi si vedono tutti [Roma infatti è ridotta ad una baraccopoli di zingari e nelle periferie la tensione a causa della poca sicurezza si taglia come il tonno,basta un grissino].
La Sinistra Arcobaleno pretende di avere il vice-sindaco e qualche consigliere comunale nei posti che contanto per favorire l'immigrazione nella nostra città, non possiamo permetterlo. Non vogliono essere il fanalino di coda della coalizione, tuonano i compagni rossi, e hanno intenzione di dare un forte segnale di riscossa alla componente di centro del'alleanza pro-Rutelli.
C'è da dire che come al solito i comunisti celano dietro a tanti baci, sorrisi e abbracci un totale menefreghismo nei confronti della città che si trovano a governare, aprendo le porte al lerciume [di cui siamo già pieni] che presto invaderà ancora di più la nostra città.
"Ma si!" esclamano i compagni tra un inno e un altro, candidiamo anche la madre del Verbano, lo studente ucciso da alcuni militanti fascisti nel 1980, e così tra i voti della Sinistra Arcobaleno ci si aggiungeranno anche quelli di qualche fomentato reazionario comunista nostalgico degli anni di piombo e del "uccidere un fascista non è reato"...
Staremo a vedere...speriamo che almeno si limitino i danni.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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